Quando, nel marzo del 2008, in seno alla Pro Loco di Garrufo di Sant’Omero si pensò di intitolare il “Premio racconto breve”, già alla seconda edizione, a Giammario Sgattoni, morto il 22 agosto dell’anno precedente, fu sicuramente per il desiderio di perpetuare il ricordo dell’intellettuale nato nella frazione vibratiana, il 5 maggio 1931. Col tempo ci accorgemmo, però, che quel gesto aveva un valore sicuramente più profondo. Dedicare a Giammario il premio voleva dire raccoglierne la profonda eredità culturale e il viscerale attaccamento alla sua terra. Voleva anche significare – secondo il suo insegnamento – portare il nome di questo lembo estremo della provincia di Teramo, al confine con le Marche, su un palcoscenico che, negli anni, sarebbe diventato – lo sussurriamo con estrema modestia – nazionale e anche internazionale grazie ad alcune iniziative legate (seppur indirettamente) allo stesso premio.
In dodici anni, il concorso ha visto la partecipazione di decine e centinaia di scrittori, provenienti da tutta Italia, che hanno svelato i propri sentimenti e raccontato le tradizioni e la cultura del territorio di appartenenza, pur nel rispetto del tema proposto in ciascuna edizione. Si sono avvicendati concorrenti già adusi alla scrittura e altri che, nel tempo, si sarebbero affermati in vari ambiti culturali. La memoria va a Franca Rame, moglie del Premio Nobel Dario Fo. L’attrice, nel 2011, inviò il racconto “Voglia di passato” che non venne ammesso a partecipare in quanto spedito non in forma anonima, come invece richiesto dal regolamento.
La manifestazione ha assunto una specifica connotazione anche per quanto riguarda la tipologia dei premi assegnati. La Pro Loco di Garrufo “non dona soldi, dona l’Abruzzo”, come più volte ricordato. Grazie alla straordinaria partecipazione di operatori turistici regionali (in particolare del Teramano) e di piccoli imprenditori che operano prevalentemente in settori editoriali ed enogastronomici, ogni anno vengono regalati ai vincitori veri e propri “tesori d’Abruzzo” in forma di soggiorni e di altre tipicità.
Dal 2008 il Premio è inserito nell’ambito della rassegna di disegno umoristico “Sorridi con gusto”, che si svolge durante la prima settimana di agosto. L’iniziativa, oltre ad aver portato a Garrufo ‘matite’ italiane tra le più qualificate, ha valicato i confini nazionali con mostre in Francia e negli Stati Uniti, ogni volta accompagnate dai rispettivi cataloghi. Tra le sedi espositive italiane si ricordano l’Istituto per i beni marionettistici e il teatro popolare di Grugliasco (To), e la Casa natale di Gabriele d’Annunzio, a Pescara.
Altro interessante aspetto legato al Premio è la creazione nel 2014 di una sezione dedicata agli alunni della terza media dell’Istituto scolastico di Nereto-Sant’Omero-Torano. Il tema loro rivolto riguarda sempre una problematica sociale.
Enrico Di Carlo